Le proposte di Legambiente al governo sull'energia

A un mese dal Green Act del governo, di cui si parlerà anche nel corso di Solarexpo-The Innovation Cloud 2015, Legambiente presenta il documento “Green Act che serve all'Italia", che indica 11 campi di intervento per una ripresa ambientale ed economica.

27/02/2015
Le proposte di Legambiente al governo sull'energia

A un mese dalla presentazione del Green Act annunciato dal governo, tema di cui si parlerà anche nel corso di alcuni convegni a Solarexpo-The Innovation Cloud 2015, dall' 8 al 10 aprile, è stato presentato il 26 febbraio da Legambiente il “Green Act che serve all’Italia”, un documento (qui nel dettaglio) che indica proposte legislative sui temi di fiscalità ambientale, città, bonifiche, energia, rifiuti, mobilità nuova, trasporti, dissesto idrogeologico, natura, turismo, fondi strutturali: 11 campi di intervento per lanciare una ripresa ambientale dell’economia.

Limitatamente al settore dell’energia si ricorda nel lavoro dell’associazione che nel 2013 i consumi lordi di energia primaria sono scesi a 173 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, l’1,9% in meno rispetto al 2012 e per il 2014 si prevede una ulteriore contrazione. Forte è la contrazione anche dei consumi petroliferi e di gas e, al tempo stesso, si registra una crescita delle fonti rinnovabili, nonostante il rallentamento dello scorso anno Migliora poi l’efficienza energetica dei processi di produzione e di consumo.

Nel settore elettrico, l’Italia è il terzo principale produttore europeo di elettricità per tutte le rinnovabili (dopo Germania e Svezia) e per le rinnovabili non idroelettriche (dopo Germania e Spagna): il 43,3% della produzione nazionale di energia elettrica è da fonti rinnovabili(a nalisi dati Terna 2014 di Qualenergia.it). L’efficienza energetica per unità di prodotto e di servizio è +9,5% nel periodo 2000-2013

Ecco quanto riportato nel documento sulla tematica energetica, al punto 4:

ENERGIA: Italia rinnovabile

L’Italia deve scegliere un futuro energetico incentrato su fonti rinnovabili ed efficienza e non fermare la rivoluzione energetica in atto. Aprire una nuova fase nella generazione energetica, con produzioni pulite e distribuite, integrando lo sviluppo delle fonti rinnovabili con le più efficienti tecnologie di produzione e stoccaggio dell’energia elettrica e le moderne smart grid. Eliminare i sussidi alle fonti fossili dalle bollette.

Le misure proposte:

1. Introdurre regole chiare e trasparenti per l’approvazione dei progetti da rinnovabili

a. Semplificare la procedura per interventi di piccola taglia (fino a 20 kW), con procedura unificata e moduli scaricabili online, perché diventi un atto semplice e gratuito.

b. Definire linee guida chiare e semplici per gli studi e le valutazioni ambientali degli impianti rinnovabili, sia nuovi che per i rifacimenti. Definire le aree da tutelare e stabilire criteri e regole per le diverse fonti, per fare chiarezza sulle condizioni che le aziende e i cittadini devono rispettare per realizzare l’impianto e per prevenire i conflitti locali che sorgono per l’indeterminatezza delle regole.

2. Reintrodurre un sistema di incentivi in conto energia per la sostituzione di coperture in amianto con tetti fotovoltaici. Ripristinare l’incentivo è fondamentale perché sono in attesa di bonifica circa 50mila edifici pubblici e privati e 100 milioni di mq di strutture in cemento-amianto, a cui vanno aggiunti 600mila m3 di amianto friabile.

3. Introdurre un sistema di incentivi per le famiglie e le piccole e medie imprese per impianti fotovoltaici integrati con i sistemi di accumulo.

4. Consentire ai Comuni l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per tutti i consumi delle proprie utenze, attraverso l’utilizzo dello scambio sul posto dell’energia elettrica con la rete, anche dove non coincidono punto di immissione e prelievo dell’energia, esonerandoli dagli oneri di sistema.

5. Aprire alla vendita diretta di energia prodotta da fonti rinnovabili per cooperative e aziende, alle stesse condizioni introdotte per i sistemi efficienti di utenza (SEU) ai soci e a utenze poste entro un ambito definito.

6. Cancellare miliardi di euro di sussidi alle fonti fossili dalle bollette. Tra sussidi diretti e indiretti, sconti ai grandi consumatori e oneri impropri, sono diversi i miliardi di euro prelevati direttamente in bolletta a cui si aggiungono altre forme di sussidio che non gravitano in bolletta e di cui beneficiano persino centrali a carbone. Sono benefici da cancellare immediatamente per spostarli su interventi di efficienza che aiutino le imprese e le famiglie a ridurre i consumi e quindi la spesa energetica.

I benefici attesi:

1. Attraverso le fonti rinnovabili si possono ridurre i 51 miliardi di bolletta energetica italiana, spesi per importare fonti fossili. Avremmo un impatto positivo sui cambiamenti climatici e diminuiremmo la nostra dipendenza energetica, tra l’altro da paesi attraversati da conflitti.

2. Ci sarebbe un risparmio per le famiglie e le imprese con l’autoproduzione dell’elettricità e il calore di cui hanno bisogno, oltre che ridurre l’inquinamento.

3. Si crea più lavoro, perché in un modello distribuito si sposta il baricentro della produzione e distribuzione a vantaggio dei territori , oltre a investire in ricerca e in innovazione che oggi ha al centro sistemi di accumulo e di gestione dell’energia attraverso le smart grid.

Gli altri temi:

  • FISCALITÀ AMBIENTALE: chi inquina paga, chi innova risparmia
  • CITTÀ: rigeneriamole
  • BONIFICHE: risanare le ferite
  • RIFIUTI: ridurre e riciclare prima di tutto
  • MOBILITÀ NUOVA: pedoni, pedali, pendolari
  • TRASPORTI: #cambiareverso alle infrastrutture
  • DISSESTO IDROGEOLOGICO: azioni per prevenire
  • NATURA: investire sulla biodiversità conviene
  • TURISMO: l’Italia oltre la grande bellezza
  • RISORSE EUROPEE 2014-2020: sfide e opportunità